mercoledì 27 giugno 2012

Regione Lombardia: varata Legge a favore delle donne vittime di violenza

Prevenzione, formazione e rete di sostegno i cardini della legge.

Una vera e propria “emergenza sociale” che coinvolge non solo la condizione fisica e psicologica delle donne, vittime di violenza, ma spesso anche i figli. Per contrastare il fenomeno e sostenere le iniziative di aiuto il Consiglio Regionale ha approvato il progetto di Legge contro la violenza alle donne. Il testo si pone l’obiettivo di varare nuove azioni a sostegno dei centri anti violenza e delle altre unità di offerta, strutture e interventi, anche sperimentali e di dare vita a misure a favore delle donne vittime di violenza.
La nuova Legge prevede la creazione di una rete regionale antiviolenza fra tutti i soggetti impegnati contro questo fenomeno e le istituzioni sanitarie, le istituzioni scolastiche e formative, le forze dell’ordine, i tribunali, gli amministratori locali, con l'obiettivo di valorizzare la prevenzione e il contrasto alla violenza.
 Jari Colla, Consigliere Regionale del carroccio esprime soddisfazione per l’approvazione del testo: “Si tratta di una buona legge che sana un vuoto legislativo e interviene finalmente su un fenomeno che, purtroppo, è in continua crescita. Il testo approvato oggi è un punto di partenza per far emergere un problema delicato e per la maggior parte sommerso. E’ una buona legge che si basa sulla cultura del rispetto della dignità della donna e sulla prevenzione, cercando di far emergere il sommerso. Tra le finalità della legge vi è anche la condanna e il contrasto a fenomeni come matrimoni forzati e infibulazione.
Con questa legge - continua Colla - Regione Lombardia sosterrà, anche economicamente, interventi a favore sia delle donne vittime di violenza che dei loro figli minori, puntando fortemente al reinserimento delle vittime. Particolarmente interessante la possibilità che Regione Lombardia ed enti locali possano individuare, nell’ambito del proprio patrimonio, immobili da concedere in comodato d’uso e che i Comuni possano disporre l’assegnazione in deroga di alloggi ALER alle donne, sole o con figli minori,  vittime di violenza ”.