
“Già da stasera - ha detto -, invece di guardare la partita di calcio, mi metterò al lavoro. In settimana nominerò tre vice segretari, un vicario del veneto, la squadra che mi affiancherà in questa avventura. Sono a disposizione dei militanti, sono un semplice militante della lega momentaneamente incaricato di essere segretario. Bossi per me è mio fratello lo porterò sempre nel cuore”. E poi rivolto ai militanti: “Voi siete i nostri diamanti, voi siete la nostra ricchezza e il nostro futuro”.
“Patti chiari amicizia lunga – ha ribadito -. Non me l’ha ordinato il medico di fare il segretario federale, anzi mi ha consigliato di non farlo. Vuol dire farsi un mazzo così”, ma “io lo faccio e lo farò con lo stesso impegno con cui negli ultimi anni ho combattuto contro la mafia, al 150%”. La Lega, ha spiegato il neo eletto segretario federale è immortale, però dobbiamo liberarci da pesi, vincoli e zavorre, e premiare chi è bravo e ha voglia di lavorare. Voglio avere guerrieri con noi, non gente che è lì a scaldare la sedia. Istituirò un ufficio politico generale organizzato in compartimenti con a capo persone competenti. Chiunque ha voglia di lavorare e ha la testa sarà il benvenuto”.
Ma Maroni ha anche chiesto al partito: “un codice etico che eviti quello che è successo negli ultimi mesi. Ci vuole una gestione trasparente delle nostre risorse e dei nostri soldi”, ma anche “un segretario forte, altrimenti trovatevene un altro”.
Poi, dopo avere spiegato che Monti è il vero nemico della Padania,
Roberto Maroni ha concluso il suo intervento al congresso proponendo una serie di proposte a favore del Nord. “Ci vuole un nuovo sistema fiscale, la riduzione del 15% delle tasse per tutte le aziende del Nord, zero aiuti alle aziende decotte, il conio di una moneta alternativa, il pagamento da parte delle aziende della Padania della sua quota del debito pubblico purché poi i soldi rimangano al Nord e il reinserimento di dazi doganali nei confronti dei paesi asiatici” ha spiegato.
“Voglio fare entro luglio gli stati generali del nord per sentire l'opinione di tutti, imprenditori, famiglie, lavoratori, esodati - ha aggiunto -. Il primo obiettivo resta quello di licenziare il governo Monti senza possibilità di reintegro, ma anche commissariare le banche, difendere il patrimonio dei nostri comuni e continuare a contrastare l'immigrazione clandestina, risolvere la questione degli esodati. Su questo punto propongo un grande patto di solidarietà tra le tre grandi regioni del Nord per risolvere questo problema. Le regioni devono servire a questo. La madre di tutte le battaglie sarà però la guerra al patto di stabilità che affama i nostri comuni”.