
Pomo della discordia un capannone
che alcuni islamici hanno preso in affitto nei mesi scorsi e che, privi delle regolari autorizzazioni,
hanno adibito a centro culturale e a Moschea. «Ci sono regole che valgono e che
devono valere per tutti - chiarisce Cristiano Fumagalli, capogruppo in
Consiglio comunale - ; non si può pensare di venire a casa nostra chiedendoci
di rispettare culture e tradizioni altrui quando questi ultimi dimostrano di
ignorare le nostre».
«Per questo motivo - aggiungono Jari
Colla e Mauro Grolli, Segretario cittadino della Lega - abbiamo deciso di
continuare a farci sentire con forza per dimostrare all'Amministrazione comunale
qual è la vera volontà dei cittadini di Cinisello Balsamo». Per questo, chiarisce Colla, oltre
alla raccolta firme, che comunque continua, la Lega Nord scende in piazza con
una fiaccolata tra le vie del centro. La manifestazione prenderà il via domani alle
ore 18.00 dal parcheggio di via Monte Ortigara 9 (dietro al Municipio) per
concludersi in via Frova 34 con i comizi finali di parlamentari e consiglieri
regionali del Carroccio.
A puntare il dito su quello che
accade a Cinisello anche Lorenzo Fontana, capodelegazione della Lega Nord
all'Europarlamento e Magdi Cristiano Allam che nei giorni scorsi si sono
"incontrati" per un dibattito sull'Islam proprio a Cinisello. «Non esiste un Islam moderato - ha
detto Magdi Cristiano Allam -, esistono musulmani moderati, questo sì, ma la
religione islamica, se seguita nel rispetto dei suoi precetti, non è affatto
moderata». «Il dialogo - ha aggiunto - è
possibile solo con chi, in partenza, aderisce ai valori assoluti. Primo fra
tutti la sacralità della vita. È il principio fondamentale: ma la vita è
oltraggiata e vilipesa al punto che, per alcuni, come i terroristi suicidi, la
massima spiritualità cui ambire è la morte». Nel mirino di Fontana, invece, la
repressione che vige nei Paesi islamici «dove non solo si impedisce ai non
musulmani la libera pratica religiosa ma addirittura si arriva a mettere a
morte persone innocenti solo a motivo del loro credo».
«Sabato - conclude Colla - scendiamo
in piazza a difesa delle nostre radici e della nostra storia contro chi pensa
di venire a casa nostra a fare il padrone. Beh, non è così, ci sono regole che
valgono per tutti e che tutti devono rispettare».