
E così, mentre i servizi offerti alla città diminuiscono, mentre i residenti chiedono maggiore attenzione e interventi decisi a sostegno del vivere a Cinisello, il sindaco preferisce lasciare. Lascia dopo avere tagliato il nastro del centro culturale. Un centro che è costato alle casse comunali molto più di quanto preventivato e che peserà sui bilanci comunali a lungo. Insomma, questo mandato Gasparini non rimarrà negli annali della storia amministrativa di Cinisello come punto di riferimento. Ma qualcosa di buono si vede comunque: dopo anni di immobilismo si torna al voto. Un voto che ci auguriamo possa dare linfa nuova al Comune e portare finalmente nella sala del consiglio comunale le istanze dei cittadini.