Il tema dal quale è scaturita l’approvazione dell’armamento del corpo di polizia locale è uno dei principali argomenti che ha animato il dibattito politico negli ultimi 20 anni con le varie maggioranze di centro sinistra sempre compatte e decise a non cedere sull’armamento della polizia locale nascondendo pericolosamente la vera realtà in cui versava e versa la nostra città.
La svolta ebbe inizio nel 2014 quando il referendum consultivo interno fece registrare una larga maggioranza di agenti a favore dell’arma.
Da allora abbiamo cercato di abbattere il muro dell’ideologia che ha sempre bloccato l’avvio di questo iter e che di fatto ha condizionato le scelte in materia di pubblica sicurezza. Cosa al quanto inaccettabile.
Nel 2016 circa il 22% dei 13860 interventi, pari a 3000 interventi, sono legati a problematiche di sicurezza urbana. 3000 interventi di svariato tipo effettuati senza gli strumenti idonei che sommati a tutti quelli avvenuti negli anni precedenti ci si rende conto di essere già andati oltre i tempi consentiti, sempre colpevolmente in ritardo.
Nessuno a prescindere vuole il far west o ricorrere alle armi, ma nel corso dell’espletamento dei servizi di PL prima o poi accade che il dialogo e le parole non siano sufficienti con i malviventi. Ed essere disarmato di fronte a un delinquente armato è sicuramente una circostanza nella quale i nostri agenti non vogliono e non possono più ritrovarsi.
Come Lega crediamo che in una società come quella di oggi, nella quale la sicurezza non è mai abbastanza, sia davvero disarmante sapere che chi è incaricato ad espletare servizi di pattugliamento nel territorio cinisellese non abbia un mezzo fondamentale per difendersi e per difendere i cittadini da situazioni di estremo pericolo, che non raramente accadono.
Per questo siamo convinti che il voto positivo del Consiglio comunale sia una svolta storica avvenuto grazie alla caparbietà e al lavoro della Lega e delle liste di centrodestra, di concerto con tutti i cittadini e ai sindacati di polizia locale, al SULPM, che hanno sostenuto una battaglia giusta. Una battaglia che oggi viene portata a termine per il bene della città, degli agenti e dei nostri cittadini.
GIACOMO GHILARDI