mercoledì 5 aprile 2017

Moschea abusiva nel Milanese, il Tar dà ragione al Carroccio

I leghisti Ghilardi e Colla: "Non vorremmo finisca come per la moschea   abusiva di via Frisia, quando il mancato intervento del Comune, ed il   successivo ricorso presentato dall'associazione islamica, impedì lo sgombero”

“Finita l'ora delle chiacchiere, è il momento dei fatti. Dopo anni di battaglie, il Tar ci ha dato ragione, la moschea di via Matteotti 66 a Cinisello Balsamo, nel Milanese, è abusiva”. Così il consigliere regionale leghista Jari Colla ed il consigliere comunale del Carroccio Giacomo Ghilardi, entrambi di Cinisello, commentano la sentenza del tribunale Amministrativo Regionale che ha respinto il ricorso di un'associazione islamica che gestiva la struttura e si opponeva ad un'ordinanza comunale di sgombero.


“La sentenza del Tribunale parla chiaro: l'associazione deve lasciare i locali immediatamente”, commenta Colla. “Il procedimento è da subito effettivo ed il Comune deve ora produrre un'ordinanza di sgombero dei capannoni industriali trasformati illegalmente in luogo di culto. Non vorremmo”, aggiunge Ghilardi, “che finisse come per la moschea abusiva nei capannoni di via Frisia, quando il mancato intervento del Comune, ed il successivo ricorso presentato dall'associazione islamica, impedì lo sgombero”. In effetti, fra una lungaggine e un ricorso, l'altra moschea cinisellese abusiva, quella di via Frisia, era rimasta là. E qualcuno rideva sotto baffi e barba.

Ma questa volta è andata diversamente. Spiega Colla: “La Legge regionale sui luoghi di culto, voluta dalla Lega ed approvata al Pirellone, fissa precisi requisiti proprio contro il proliferare di situazioni di illegalità ed abusivismo, e la moschea di via Matteotti non è prevista nel Pgt del Comune. Il che significa che se l'associazione ne vuole realizzare una, dovrà cercarsi un altro spazio abitativo”. “Per questo motivo”, concludono i due consiglieri leghisti, “chiediamo al Comune, che aveva promesso di ripristinare la regolarità nel caso in cui il TAR ci avesse dato ragione, di sgomberare immediatamente la struttura”.               da IL POPULISTA