venerdì 21 settembre 2012

Costi raddoppiati e tanto fumo, ecco il Pertini

Alla fine ci siamo. Dopo anni di ritardi e costi lievitati a dismisura, il Pertini apre i battenti. E lo fa, in grande stile anche perché, ed è bene non nasconderlo e tanto meno dimenticarlo, la Giunta Gasparini punta molto sull’apertura del nuovo centro culturale per la prossima campagna elettorale.  Ecco allora che mentre in pompa magna il Pertini apre le porte, alcune domande sorgono spontanee: 
Perché la spesa è di fatto raddoppiata?
Possibile che a pagare siano sempre i cittadini?
E adesso, in villa Ghirlanda che cosa ci facciamo e – particolare da non sottovalutare – chi paga?



Certo, potremmo continuare  fare domande. Potremmo chiederci e chiedere alla Giunta se era davvero necessario accentrare tutti i servizi culturali in un solo punto di incontro andando così a svuotare quelli periferici presenti sul territorio. Pensiamo ad esempio al centro multimediale.  Ma ancora, pur sottolineando che la cultura deve avere i suoi spazi e anche i suoi costi, ci chiediamo se forse non era il caso di mettere in pista un progetto meno faraonico ma che permettesse ai cinisellesi di pagare aliquote Imu più basse..
Il Pertini sarà senza dubbio all’avanguardia, all’interno ci saranno sale attrezzate, bar…. ma siamo così tanto sicuri che senza queste sale, queste strumentazioni all’avanguardia l’offerta culturale sarebbe stata inferiore? In un momento di crisi, le scelte del buon padre di famiglia devono puntare alla sostanza, non al contorno. L’impressione? Di fumo molto. Di sostanza vedremo, sempre se dopo avere pagato imposte, tasse… avremo ancora i soldi per comprare il biglietto del Bus per raggiungere il Pertini.