giovedì 19 settembre 2013

TAGLIATO IL RISCALDAMENTO A QUATTROCENTO ALLOGGI

CINISELLO BALSAMO - Arriva l'autunno e un intero condominio si ritrova senza riscaldamento. La caldaia era stata spenta già in giugno, con i contatori sigillati dalla società che si occupa della fornitura ma nessuno, essendo estate, se n'era accorto. Nei 400 appartamenti di viale Romagna 29, a Cinisello, è emergenza. Qui, in uno dei simboli della rivoluzione sociale ed etnica del quartiere Crocetta, c'è il rischio che a breve vengano tagliate anche elettricità e acqua potabile. L'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi, durante una tesissima riunione condominiale. L'amministratore ha denunciato un debito di 400mila euro: quasi il 50% de proprietari, nelle quattro scale di via Romagna 29 e di via Friuli 20, infatti, non paga più le spese.

Ma è tutto un quartiere che rischia il fallimento. L'anno scorso, al civico 37 della stessa via una intera scala era rimasta al freddo, mentre anche in via Sardegna e via Friuli non sono poche li situazioni preoccupanti. L'amministratore si è trovato costretto a prospettare l'ipotesi di una sospensione della luce e dell'acqua per tutto il palazzo. “L'emergenza esiste ma non si può scaricare anche su chi ha sempre pagato - dicono i residenti in regola - se devono staccare i servizi lo facciano solo a chi non paga”.
Qualcuno suggerisce di sigillare i tubi dell'acqua e del riscaldamento a chi è da tempo moroso, ma il sistema è costoso e non facile a livello giuridico. Al civico 29 di viale Romagna, gli stessi condòmini virtuosi hanno escogitato una soluzione: hanno installato delle chiavi elettroniche, così solo chi paga può salire in ascensore (e per chi presta la chiave ad altri è prevista una multa di 50euro).
Al di là dei possibili stratagemmi per tamponare la situazione, il quartiere rischia la deriva sociale. La tensione alimenta discussioni e conflitti tra chi paga e chi non paga. Gli amministratori, che ogni giorno si trovano costretti a lottare con proprietari-fantasma delle case, affitti, subaffitti, e inquilini da ogni parte del mondo che ignorano le regole, temono per la loro incolumità. In più, molti condòmini hanno il timore che, con la caldaia sigillata ora che arriva il freddo, non rimanga altra possibilità che procurarsi bombole del gas e stufette elettriche, con il rischio, anche, di provocare qualche tragedia.  

nordmilano24