lunedì 30 settembre 2013

LA POLITICA DELLA DEMAGOGIA




.EDITORIALE - Anche il consiglio comunale di Cinisello ha approvato un ordine del giorno con il quale istituisce la Cittadinanza Onoraria per i bambini stranieri nati in Italia. Nome pomposo per un atto molto simbolico, ma di sostanza pari a nulla.
Grazie a questo provvedimento proposto dal Sel e approvato con una strettissima maggioranza (si sono astenuti anche molti della coalizione di centrosinistra), presto, ma non si sa quando, le famiglie con bambini stranieri nati in Italia, potranno recarsi in Comune e iscrivere i loro figli in un registro apposito. Poi? Chissà.
Ma poco importa in un sistema politico locale nel quale ormai si parla poco di sostanza e molto di atti politici forti.
Sicuramente la cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia va a toccare le corde delicate di quel diritto di nazionalità che spetta a chi nasce nel nostro Paese. Non sta a noi giudicare un tema grande sul quale è in corso un dibattito nazionale. Quello che noi giudichiamo è che in qusto consiglio comunale, appena una settimana fa i consiglieri comunali si sono rifiutati di affrontare il tema dei rom che abusivamente vivono ai margini della città. Questo è un tema concreto, perché tra i rom ci sono bambini che vivono nella spazzatura e nelle baracche. Bambini stranieri, per lo più nati in Italia, che non vanno a scuola. E che dire dei tanti bambini stranieri (ora con cittadinanza onoraria cinisellese) che vivono nei palazzi del quartiere della Crocetta. Quest'inverno rischiano di rimanere senza riscaldamento. I consiglieri comunali si sono posti questi problema? Ma sopratutto hanno pensato come risolverli?
E' un vizio antico di questa politica. Lo scorso anno ha chiuso l'attrezzeria Paganelli, l'azienda più grande della città. In consiglio comunale nessuno si è mai strappato i capelli per salvare i posti di lavoro e per cercare di trovare una soluzione alla fuga di aziende dalla città. Si pensa piuttosto a come trasformare le aree dismesse in cantieri per costruire nuove case