Una spending review al contrario, che non razionalizza la spesa ma premia gli enti locali spreconi. Sarà questo l'effetto del decreto legge di revisione della spesa pubblica, in queste ore all'esame, con il bagaglio dei suoi 1800 emendamenti, della commissione bilancio del senato. A evidenziare chi pagherà di più è uno studio condotto dalla provincia di Bergamo.
L'analisi mette a confronto la spesa corrente, i consumi intermedi e la spesa per il personale di 107 province. Ha senso evidenziare quanto incide la spesa per il personale sulle spese complessive perché le prime sono obbligatorie, non suscettibili di essere decurtate, mentre le spese classificate come consumi intermedi sono quelle su cui può calare l'accetta. Ed è sotto questa voce che vengono classificate le uscite per i servizi ai cittadini, dalla manutenzione degli edifici scolastici all'assistenza ai disabili, dalla formazione professionale ai trasporti: ...
su queste voci si dovrà realizzare il taglio ipotizzato dal governo di 500 milioni nel 2012 e di un miliardo di euro per il 2013. Agrigento, che è a quota 54,9% di spese per stipendi, quest'anno dovrebbe scontare un taglio di 1,4 milioni di euro. A differenza di Asti, che ha solo il 28% del bilancio vincolato in buste paga eppure perderà 3,5 milioni di euro, e di Bergamo, che ha il 19% di spesa per il personale e avrà 7,1 milioni di minori trasferimenti.
su queste voci si dovrà realizzare il taglio ipotizzato dal governo di 500 milioni nel 2012 e di un miliardo di euro per il 2013. Agrigento, che è a quota 54,9% di spese per stipendi, quest'anno dovrebbe scontare un taglio di 1,4 milioni di euro. A differenza di Asti, che ha solo il 28% del bilancio vincolato in buste paga eppure perderà 3,5 milioni di euro, e di Bergamo, che ha il 19% di spesa per il personale e avrà 7,1 milioni di minori trasferimenti.
A pagare meno sono le province del Sud, con l'eccezione di Salerno, al 19% di uscite per i dipendenti. Il record è della Sicilia, che conferma sul fronte delle province il dato regionale: la regione spende per i dipendenti 1,7 mld, otto volte la Lombardia, undici volte l'Emilia Romagna (si veda ItaliaOggi del 24 novembre scorso). C'è la sicula Enna, al 57% di bilancio vincolato per le spese di personale, Caltanissetta al 48%, Messina al 58%, Palermo a oltre il 50%, Trapani al 48%, Ragusa al 52%. La provincia di Catania è nella fascia bassa, con solo il 35%. «Cosi come è stata scritta questa norma è assurda», commenta il presidente della provincia di Bergamo, il leghista Ettore Pirovano, «tanto valeva allora che assumessi anch'io, ora sono penalizzato perché invece ho investito in servizi». E continua Pirovano, «è vero quello che ha detto Piero Giarda (ministro dei rapporti con il parlamento, ndr) che ha criticato questa manovra, così sono solo tagli lineari, serviva una norma più sofisticata capace di fare le differenze».
Attacca poi, l'amministratore leghista: «Questa norma dimostra che il governo è nelle mani della burocrazia. Perché posso credere che ci siano ministri ingenui, che non sanno come funzionano i trasferimenti, ma non posso credere che siano tali anche i tecnici di camera, senato e dello stesso governo». Pirovano, come tanti altri presidenti di enti virtuosi, ha già pronta la lista dei servizi che dovranno saltare: «L'assistenza a casa dei disabili sensoriali, la gestione delle scuole... E dovrò pure, tagliando i servizi, mandare in esubero il personale». Oltre al danno, la beffa. Anche perché l'ultima Finanziaria del governo Berlusconi prevede che ogni anno si faccia la pianificazione delle piante organiche con l'indicazione del personale in esubero da mandare in mobilità. E che chi non lo fa dovrà rispondere di danno erariale.
Fonte: ItaliaOggi 25/07/2012
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1782333&codiciTestate=1&sez=giornali
Attacca poi, l'amministratore leghista: «Questa norma dimostra che il governo è nelle mani della burocrazia. Perché posso credere che ci siano ministri ingenui, che non sanno come funzionano i trasferimenti, ma non posso credere che siano tali anche i tecnici di camera, senato e dello stesso governo». Pirovano, come tanti altri presidenti di enti virtuosi, ha già pronta la lista dei servizi che dovranno saltare: «L'assistenza a casa dei disabili sensoriali, la gestione delle scuole... E dovrò pure, tagliando i servizi, mandare in esubero il personale». Oltre al danno, la beffa. Anche perché l'ultima Finanziaria del governo Berlusconi prevede che ogni anno si faccia la pianificazione delle piante organiche con l'indicazione del personale in esubero da mandare in mobilità. E che chi non lo fa dovrà rispondere di danno erariale.
Fonte: ItaliaOggi 25/07/2012
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1782333&codiciTestate=1&sez=giornali