martedì 19 novembre 2013

Regione Lombardia stanzia 1,6 milioni di euro contro l'usura. Maroni: "Fondi per le imprese, dobbiamo facilitare l'accesso al credito"

Un fondo di oltre 1,6 milioni di euro, per aiutare chi è stato vittima di usura a rilanciare la propria attività imprenditoriale e per sostenere l'accesso al credito dei soggetti potenzialmente a rischio usura. La Giunta della Regione Lombardia ha varato due delibere per contrastare e prevenire il fenomeno dell'usura. Le hanno illustrate il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l'assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini.

"E' una misura importante - ha detto Maroni -, che si aggiunge alle tante che abbiamo adottato in questi mesi. Sono molto soddisfatto del lavoro fatto da tutta la Giunta in questo senso. Abbiamo messo a disposizione molte risorse, ma è altrettanto importante il metodo del confronto che abbiamo adottato con il mondo delle imprese, per capire le loro esigenze e fare interventi che siano contestualizzati. Ciò che serve alle imprese oggi può essere diverso da ciò che serviva sei mesi fa o un anno fa. Operiamo anche aggiornando le misure già prese e verificandone l'efficacia. Alcuni interventi nuovi richiedono un po' di tempo per la loro diffusione ma li stiamo monitorando". "Con questi due provvedimenti - ha spiegato Melazzini - vogliamo andare incontro alle nostre aziende e supportarle sempre di più. Siamo vicini alle imprese e agli imprenditori con fatti concreti".
VITTIME DI USURA
"Con il primo provvedimento - ha spiegato Melazzini - viene previsto un contributo massimo di 10.000 euro per imprenditori, commercianti, artigiani, liberi professionisti, titolari di un'attività sul territorio regionale, che abbiano sporto denuncia di usura (a seguito della quale sia già stato decretato dall'autorità competente il rinvio a giudizio) e presentino un programma di riavvio o rilancio della propria attività". I beneficiari potranno utilizzare queste risorse economiche per acquistare beni (macchinari, furgoni, computer, ecc.) o per sostenere altre spese (notaio, commercialista, cauzione del contratto di affitto) necessarie all'avvio dell'attività. Entro dicembre sarà pubblicato un Bando da 940.000 euro per l'accesso ai contributi.
SOGGETTI A RISCHIO USURA
"I Confidi - ha aggiunto l'assessore -, tramite speciali fondi anti usura, erogano garanzie alle imprese a elevato rischio finanziario. Con il provvedimento approvato oggi, Regione Lombardia attiva attraverso Federfidi una controgaranzia (garanzia di secondo livello) su questi interventi dei Confidi, per ottimizzare l'utilizzo delle risorse a favore delle imprese e favorire l'accesso al credito". I beneficiari sono le imprese lombarde a elevato rischio finanziario, secondo i criteri fissati della normativa nazionale (rifiuto da parte degli Istituti di credito di una domanda di finanziamento assistita da una garanzia pari ad almeno il 50 per cento). I 700.000 euro previsti a favore di Federfidi per l'attivazione della controgaranzia saranno trasferiti in tempi rapidissimi.
DDL PROVINCE: NON FUNZIONA
"Ieri ho ribadito il nostro parere contrario sul Disegno di legge in discussione in Parlamento sulle Province e sulle Città Metropolitane, su cui il Consiglio regionale lombardo si è espresso, impegnando il presidente della Regione a esprimere parere contrario in ogni sede istituzionale. Ed è quello che ho fatto anche ieri davanti alla Commissione sulle Questioni regionali, dove ho ribadito che questa riforma così non funziona, perché aumenta i costi e mette a rischio la realizzazione delle opere necessarie per Expo" ha spiegato Maroni. "Queste valutazioni - ha poi proseguito il presidente - le ho ribadite in un successivo incontro avuto in serata con il ministro Graziano Delrio e mi pare che le nostre argomentazioni abbiano iniziato a fare breccia. Ci si rende conto che la riforma va fatta, ma i tempi non sono indifferenti, proprio per via della specificità di Expo. Rompere l'equilibrio che oggi c'è nella governance di Expo tra Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia e Governo e fare confusione rischia di bloccare tutto. Conviene all'Italia? No".