INTEGRAZIONE? – A Jesolo decidono di non assumere donne: urtano la sensibilità dei venditori abusivi di fede islamica. E per la Kyenge e la Boldrini va tutto bene…
Da quest’anno niente donne a lavorare in spiaggia. Urtano la “sensibilità” dei venditori abusivi di fede islamica. Sembrava uno scherzo di pessimo gusto del presidente di Federconsorzi che ieri mattina in municipio a Jesolo illustrava ai giornali il nuovo servizio di sicurezza in spiaggia e di assistenza ai bagnanti composto da 50 “steward” e nessuna “hostess”. Nessuna donna, ha spiegato, per evitare problemi, anche gravi.
“Gli islamici non ascoltano le donne quando danno ordini o anche solo consigli, pertanto non sono state assunte. L’anno passato si erano create situazioni di pericolo, se non di violenza, nei loro confronti, così quest’anno non ne avremo in spiaggia”. Sharia in spiaggia, dunque, con l’inversione dei ruoli: i clandestini che decidono chi, tra gli italiani, può lavorare e chi no. Senza parlare del fatto che in un attimo si sono cancellate 50 anni di battaglie per i diritti delle donne e tutte le belle parole sulle pari opportunità continuamente ripetute dal nuovo governo.
Kyenge e Boldrini però non hanno ritenuto opportuno intervenire, come se di fronte ai presunti “diritti” degli islamici tutto dovesse piegarsi. Zaia, governatore del Veneto, fortunamente ci ha messo una pezza intervenendo con rabbia: «È ora di finirla, stiamo davvero esagerando. Ora pretendono anche di imporci il sesso di chi può lavorare e di chi deve fare rispettare le leggi?».
Zaia che oggi sarà a Jesolo ammonisce: “E’ una decisione del tutto sbagliata. Visto l’andazzo io avrei fatto il contrario e avrei assunto tutte donne. Chi sono quelli che non le vogliono? Stiamo parlando di gente che vende merce contraffatta e va avanti nell’illegalità arrecando un forte danno ai nostri commercianti e facendo allontanare i turisti alle nostre spiagge.
E si permettono anche di imporci chi deve far rispettare le leggi che loro peraltro neanche rispettano? Non scherziamo.”
Zaia sbotta: «E’ ora di finirla, le leggi vanno rispettate. Non esiste che questa gente ci imponga di discriminare le nostre donne.” Sfuriata utile, quella di Zaia: in serata da Jesolo hanno comunicato di averci ripensato. Ci sarà lavoro anche per le donne.
Zaia sbotta: «E’ ora di finirla, le leggi vanno rispettate. Non esiste che questa gente ci imponga di discriminare le nostre donne.” Sfuriata utile, quella di Zaia: in serata da Jesolo hanno comunicato di averci ripensato. Ci sarà lavoro anche per le donne.
L’esponente della Liga Veneta parla di un «segno dei tempi che corrono» e mette tutti sull’avviso: “Il turismo è per noi fondamentale. In Veneto si registrano 67 milioni di turisti all’anno. La presenza di questi vu cumprà allontana turisti e quindi allontana i profitti”.