VERA EMERGENZA SOCIALE - "Fin dall'inizio del nostro mandato – spiega il presidente Maroni - abbiamo deciso di dedicarci a una tematica che è sempre più una emergenza sociale. Per affrontare nel migliore dei
modi e in termini incisivi questa materia sono necessarie anche iniziative del Governo e del Parlamento. Da qui l'idea di coinvolgere ministri, onorevoli e senatori della nostra regione".
Le iniziative messe in campo da Regione Lombardia stanno suscitando grandi aspettative e hanno ampiamente superato i confini della contrapposizione politica. Sappiamo però di poter intervenire solo in determinati ambiti e senza una netta presa di posizione del legislatore nazionale questa battaglia non si può vincere.
I CARDINI DEL PROGETTO DI LEGGE - Il Progetto di Legge lombardo prevede, tra i punti principali, una distanza minima di 500 metri delle sale gioco dai luoghi sensibili come scuole, ospedali, centri di aggregazione giovanile; il coinvolgimento delle Asl e delle associazioni dei consumatori per le attività di prevenzione e cura; la sensibilizzazione dei titolari di macchinette per il gioco, tramite corsi di formazione e il rilascio di un attestato che ne certifichi la conoscenza e il rispetto delle norme vigenti. Verrà inoltre creato il logo regionale "slot free", concesso agli esercenti che rinunceranno volontariamente alla presenza delle macchinette nei loro locali e che sarà scelto attraverso un concorso di idee aperto a tutte le scuole medie inferiori della regione.
LA PROPOSTA AL PARLAMENTO - La Proposta di Legge al Parlamento chiede inoltre l'adozione di ulteriori misure, come lo spegnimento a un'ora prestabilita dei server nazionali che consentono il gioco e l'inasprimento delle regole per impedire il gioco ai minori.
Siamo di fronte a un fenomeno sociale preoccupante, con migliaia di giocatori cronici, secondo studi recenti il 25% dei quali sono casalinghe e il 17% pensionati. Inoltre, il 20% degli studenti italiani gioca frequentemente e il 12% è già a rischio ludopatia. Lo Stato deve intervenire celermente, non può rimanere indifferente.