Cinisello Balsamo, 19 luglio
2013 - Tagli alla
politica? Tante
parole, pochissimi fatti. Anche a Cinisello Balsamo,
dove nella seduta del consiglio comunale andata in scena mercoledì sera (la
terza sotto il nuovo sindaco Siria Trezzi) si è discusso, e anche votato, sui rimborsi ai gruppi
consiliari. Dopo la discussione e l’approvazione delle commissioni
permanenti, la discussione dell’aula di via XXV Aprile si è incagliata per due
ore circa sul tema dei fondi dei partiti rappresentati nel parlamentino
cinisellese. Il dibattito prendeva le mosse da una proposta fatta dall’ufficio
di presidenza con la quale veniva di fatto chiesto ai consiglieri di votare un
rimborso suddiviso in questa maniera: 30 per cento fisso e 70 per cento in base
al numero dei consiglieri. A bilancio, per i sei mesi che separano il consiglio
comunale dalla fine dell’anno solare e quindi dall’approvazione di un nuovo
bilancio, ci sono 14mila euro circa. Con «rimborsi ai gruppi consiliari» si
intendono tutte quelle spese effettuate dai consiglieri comunali che possono
essere rendicontate, tramite scontrino e ricevuta, giustificate ai fini
dell’attività politica del partito o della lista: si pensi alle spese di
cancelleria o a quelle telefoniche, solo per citare un paio di esempi.
Contrari ai rimborsi, Lega
Nord e Movimento 5 Stelle che infatti
avevano sottoscritto un emendamento (proposto dai grillini) che chiedeva
proprio di azzerare questa voce di bilancio. «Come Lega Nord intendevamo dar
seguito a quanto il partito ha fatto a livello nazionale e a livello regionale
dove la giunta Maroni ha deciso per un taglio dell’86 per cento delle spese dei
gruppi consiliari — ha spiegato Giacomo
Ghilardi, rappresentante del Carroccio —. Ci sembrava una
proposta valida anche
per Cinisello, ma evidentemente la cosa non è piaciuta. Si dice spesso di
tagliare le spese politiche, ma poi davanti ai fatti ci si tira sempre
indietro. Noi, come credo faranno i grillini, rinunceremo in ogni caso a questi
rimborsi, anche se l’emendamento non è passato».
Bocciato per l’esattezza. E così è passata la proposta dell’ufficio di presidenza. «Starà alla discrezione di ogni singolo gruppo — aggiunge il giovane Ghilardi —. Noi in questo modo vogliamo dare un segnale preciso. C’è di più: questi fondi per i prossimi sei mesi potrebbero avere destinazioni precise. Per esempio si poteva investire sulle spese per migliorare ancora l’oasi di Villa Ghirlanda, oppure sugli strumenti con cui dotare gli agenti della polizia locale che da anni chiedono nuovi mezzi per la sicurezza».
Bocciato per l’esattezza. E così è passata la proposta dell’ufficio di presidenza. «Starà alla discrezione di ogni singolo gruppo — aggiunge il giovane Ghilardi —. Noi in questo modo vogliamo dare un segnale preciso. C’è di più: questi fondi per i prossimi sei mesi potrebbero avere destinazioni precise. Per esempio si poteva investire sulle spese per migliorare ancora l’oasi di Villa Ghirlanda, oppure sugli strumenti con cui dotare gli agenti della polizia locale che da anni chiedono nuovi mezzi per la sicurezza».