Cittadini e comuni. Sono questi i due punti cardine su cui poggia il programma della Lega Nord per le elezioni della città metropolitana di Milano che si terranno il 28 settembre. Un appuntamento che il Carroccio affronterà presentandosi da solo sotto il simbolo dell'Alberto da Giussano. «Con Forza Italia non è possibile nessuna intesa finché gli azzurri non chiariscono cosa vogliono fare da grandi» hanno detto i rappresentanti leghisti della provincia di Milano durante una conferenza stampa. Igor Iezzi, Andrea Bartolini e Riccardo Pase, segretari provinciali di Milano, del Ticino e della Martesana, insieme ai tre capilista Luca Lepore, Massimo Olivares ed Ettore Fusco (rispettivamente consigliere comunale di Milano e sindaci di Marcallo Con Casone e di Opera) hanno spiegato che oggi sono troppe le divisioni tra il partito di Silvio Berlusconi e il Carroccio. Ieri, durante la conferenza stampa a Palazzo Marino, i rappresentanti del Carroccio meneghino hanno spiegato che «ad oggi non ci sono le condizioni per primarie del centrodestra e per alleanze alle comunali. «Con il Nuovo Centrodestra ci divide tutta una visione della società e il suo fare da tappetino a Renzi sta portando nella nostra città, sul tema ad esempio dell'immigrazione, problemi enormi. Con Forza Italia ci sono delle divergenze: non ultima, quella sulle moschee. Noi abbiamo proposto di sondare il parere dei cittadini e Forza Italia invece è più accondiscendente: continua a parlare di regole, ma le regole non ci sono». Peraltro, «capire come la pensino dentro Forza Italia è sempre stato un problema: parli con uno e poi devi sentirne altri 8 per farti un'idea, quindi prima di dialogare con Fi bisogna che si chiariscano fra loro, perché una linea condivisa non c'è».
«Per la Lega il candidato sindaco di Milano è Matteo Salvini, non c'è nessun dubbio, e noi siamo pronti anche domani: il programma c'è, basta metterlo per iscritto. Se invece domani ci fossero le elezioni, cosa scriverebbe Fi, ad esempio al capitolo "moschee"?». Quanto alla città metropolitana «Forza Italia è responsabile con il Pd della confusione che c'è sul tema delle Province e delle città metropolitane frutto di tre anni di governo di Pd e Fi. Adesso è evidente che le province non sono state cancellate e si vedrà adesso quanto effettivamente si risparmierà».
Lega è pronta a fare opposizione anche nel Consiglio metropolitano: «Il sistema delle città metropolitane è fatto per dare tutto al centrosinistra. Noi ci prendiamo Pisapia, anche se non l'abbiamo eletto - hanno attaccato Pase e Bartolini - e questa è democrazia?». Infatti, per legge, nella prima fase il sindaco dell'area metropolitana e il primo cittadino del comune capoluogo coincideranno. Per questo «ci impegneremo - hanno aggiunto i leghisti - per tutelare i cittadini, chiedendo elezioni sia per il sindaco metropolitano sia per il consiglio, oggi eletto solo dai consiglieri comunali, e per difendere i comuni, che devono avere più deleghe e più risorse»