Circa 400mila persone si sono strette per mano in Catalogna
formando una catena umana lunga circa 400 chilometri per chiedere
l’indipendenza dal governo centrale spagnolo, nel tradizionale giorno della
Diada, festa della comunità catalana che diventa occasione per rinnovare gli
appelli per l’indipendenza da Madrid. Il leader indipendentista Artur Mas vuole
tenere un referendum per lo stato libero nel 2014, ma il governo centrale
spagnolo ha più volte frenato e anche la popolazione catalana sembra spaccata.
Secondo il sondaggio promosso da Myword e
reso noto proprio oggi, infatti, il 52% dei catalani è a favore
dell’indipendenza e l’80,5% è d’accordo a consentire la convocazione di un
referendum sulla sovranità. Intanto Mas ha ribadito: “Il popolo di Catalogna
dovrà essere consultato, l’anno prossimo, sul suo futuro politico. Il mio
impegno sul diritto del popolo catalano a decidere è così fermo che, come ho
ribadito nei giorni scorsi, sono pronto a utilizzare tutti gli strumenti
democratici e legali per permettere che i catalani possano disporre del futuro
del loro paese”.
A sostegno delle iniziative
indipendentiste si è schierata la Lega Nord, che oggi si è presentata alla
Camera con delle magliette incitanti alla Catalogna libera. “”Le abbiamo
indossate oggi” – ha spiegato all’Adnkronos Nicola Molteni – “in occasione
della Diada, festa nazionale catalana che vedrà centinaia di migliaia di
catalani impegnati in una catena umana di 400 km per chiedere un referendum
sull’indipendenza della regione di Barcellona entro il 31 maggio”.
Ha sottolineato poi Matteo Salvini,
vicesegretario federale della Lega: “Se oggi le nostre preghiere vanno alle
vittime del tragico attentato a New York di 12 anni fa, il nostro sostegno e
ammirazione va a questo popolo, che pacificamente sta lanciando un messaggio di
libertà all’Europa e al mondo: con il sostegno della gente, come diceva anche
il nostro professor Gianfranco Miglio, si puo’ fare di tutto: cambiare il
governo, sostituire la bandiera, unirsi a un altro paese, formarne uno nuovo. A
livello europeo, il presidente Arthur Mas e tutta la dirigenza politica
Catalana, avra’ la Lega al loro fianco nel sostenere la richiesta di poter
indire un referendum ufficiale e legale per decidere se continuare o meno ad
essere parte del Regno di Spagna”.
Fanno intanto discutere le parole
dell’esponente leghista Gianluca Buonanno, che a ‘Intellegonews’ ha dichiarato:
“Non sono ancora un indovino, ma penso che Garibaldi ha unito l’Italia, ma ha
diviso l’Africa: ci sono posti del nostro Paese che ricordano l’Africa, dove la
mentalità e l’economia non coincidono con la velocità e la produttività del
nord”.
Ha proseguito il parlamentare: “L’altro
giorno in televisione ho visto come venivano smaltiti i rifiuti a Napoli, con
le navi che vanno al nord Europa, mentre da noi siamo al 75% di raccolta
differenziata e se sbagliamo ci fanno pure le multe. Lì non sanno neanche che
cosa si intende per raccolta differenziata. La secessione esiste già perché la
differenza tra nord e sud è un dato di fatto.. Pensate alla Salerno – Reggio
Calabria: dopo 40 anni sono ancora lì a fare una strada. Ed il rispetto delle
regole? A Palermo ci sono spazzini e autisti del bus che prendono lo stipendio
e non lavorano, mentre noi al nord dobbiamo amministrare tutto alla perfezione,
altrimenti veniamo subito multati”