mercoledì 24 settembre 2014

Regione Lombardia taglia i vitalizi agli ex consiglieri

Situazione di difficoltà economica generalizzata, clima di estrema severità verso la classe politica, esigenza di ridisegnare lo stato sociale e di rivedere i "diritti acquisiti": sono stati questi gli elementi propellenti che hanno fatto approvare oggi pomeriggio dall'aula consiliare del Pirellone il progetto di legge n* 191; provvedimento che, all'interno della riduzione dei costi della politica, prevede sforbiciate alle pensioni dei consiglieri.
I punti qualificanti del progetto sono sostanzialmente due: l'innalzamento dell'età anagrafica necessaria per accedere all'assegno (da 60 a 66 anni) e l'introduzione di un contributo di solidarietà, strutturato in diversi scaglioni e guidato da principi di ragionevolezza.
A sottolineare il cammino virtuoso intrapreso dalle Regione Lombardia, intrapreso con sollecitudine e mano ferma, è intervenuto nella discussione l'assessore Garavaglia per quantificare che la gestione Maroni ha permesso una riduzione di spese del 12 per cento e risparmi che hanno finora raggiunto i 39 milioni di €.
Non sono mancati un po' di mal di pancia (con la non partecipazione al voto di Ncd) e il timore di ricorsi da parte di alcuni ex consiglieri. Critici e battaglieri gli esponenti del Movimento 5 Stelle che, pur attribuendosi il merito del progetto di legge, alla fine hanno deciso di astenersi.
Gli esiti del voto alle 17.55: presenti 67, votanti 66, favorevoli 57, astenuti 9.