Mentre continuano gli sbarchi quotidiani, sempre più incentivati da Mare nostrum, la Lega torna a denunciare la politica del governo sull'immigrazione.
«La gestione dell'immigrazione di questo governo non è solo fallimentare, ma criminale. Renzi e Alfano hanno la responsabilità politica di migliaia di morti e di aver favorito con le loro azioni un'invasione incontrollata del nostro Paese». A dirlo il capogruppo del Carroccio alla Camera del Deputati, Massimiliano Fedriga. «C'è il forte rischio che arrivino anche terroristi e la certezza che molti di questi clandestini diventino il braccio operativo della criminalità organizzata», ha avvertito Fedriga. «Renzi sta facendo pagare ai cittadini un pesantissimo prezzo in termini di sicurezza. Il conto delle sue politiche scellerate in tema di immigrazione è di 12 miliardi di euro, soldi sottratti alle misure per salvaguardare chi sta vivendo la drammatica crisi economica e occupazionale».
«Per tutti questi motivi ha concluso - il 18 ottobre saremo a Milano, per fermare Mare Nostrum. Se un governo irresponsabile vuole alimentare e favorire l'invasione ci sarà la gente a fermare questo scempio». In effetti, sono giunti sul territorio dello Stato italiano altri 3100 clandestini in quattro distinti sbarchi. Due a Pozzallo, per 504 persone in totale. A Reggio Calabria ne sono arrivati 1789 mentre 800 sono giunti a Vibo Valentia. Se ancora non bastassero, La nave Aliseo della marina militare attiva nel contingente Mare Nostrum, l'altra notte ha raccolto ancora 200 altri clandestini a 75 miglia a Sud di Lampedusa.Proprio a Lampedusa, ieri si è svolta una protesta dei cittadini contro la riapertura del Centro di accoglienza, definita dall'ex sindacoSalvatore Martello che guidava la manifestazione come «il fallimento della politica nazionale, del Governo ma anche del sindaco dell'isola. Noi ci sentiamo abbandonati». Radunati in piazza Libertà, davanti alla statua di Arnaldo Pomodoro, i lampedusani hanno protestato contro il sindaco Giusi Nicolini. «Siamo contro la riapertura del centro di accoglienza - ha spiegato ancora Martello, imprenditore - che trasformerà la nostra isola in una piattaforma militare e, ancora una volta, Lampedusa sarà costretta a risolvere tutti i problemi dell'Italia e dell'Europa». Per gli isolani «ai lampedusani non resterà che affrontare le solite problematiche legate ai flussi migratori». Per il Presidente degli albergatori, Giandamiano Lombardo, Lampedusa «non ha l'attenzione che merita».«In questa stagione - ha spiegato ancora Martello - abbiamo avuto un calo del 40% delle presenze alberghiere. All'appello mancano qualcosa come 28 mila turisti». Contestate anche le iniziative organizzate per l'anniversario della strage, bollata come una «inutile passerella» la presenza sull'isola del presidente del parlamento europeo Martin Schulz, della presidente della Camera Laura Boldrini e del ministro degli Esteri Federica Mogherini. Un altro motivo di protesta riguarda poi l'annunciata costruzione sull'isola di cinque radar e la convenzione fatta dal sindaco Nicolini con il magnate americano George Soros, che sta finanziando una serie di iniziative sull'isola, a cominciare dal Festival Sabir che si sta svolgendo in questi giorni.
tratto da La Padania.net