Bresso, 19 febbraio 2015 - «Toc toc. C’è l’Isis?».
Unostriscione ironico, di certo provocatorio, dai
toni politici forti e piccati. La Lega
Nord ha fatto un sopralluogo nel centro di accoglienza e
smistamento di Bresso: al campus di via Clerici gestito dalla
Croce Rossa Italia ieri sono arrivati circa 200 profughi - scampati alle guerre
civili che infiammano il Nord Africa - giunti a Milano dopo essere sbarcati
sulle isole. «Noi non abbiamo potuto entrare e siamo stati giustamente
controllati. Fa ridere che invece i profughi siano liberi di entrare e uscire
dal centro indisturbati, senza alcun obbligo di rendere conto a nessuno», hanno
detto insieme il capogruppo al consiglio comunale di Cinisello, Giacomo
Ghilardi, il segretario provinciale Riccardo Pase e infine il vice capogruppo
in Regione Lombardia, Jari Colla.
«Quanto sta
accadendo rappresenta la cartina di tornasole di...
quanto avviene in modo sistematico in
questo Paese: i cittadini italiani vengono sottoposti a ogni
genere di controlli e cavilli, i clandestini
invece sono liberi di fare tutto quello che gli pare», hanno
aggiunto i portavoce del Carroccio, che sin dallao striscione evocano il
possibile arrivo di esponenti dell’islamismo radicale. «Un governo che è
incapace di garantire l’ordine nella propria Nazione, che se ne infischia
altamente degli allarmi di infiltrazioni terroristiche dell’Isis negli sbarchi lanciati
da più parti e che sottrae alle finanze pubbliche centinaia di milioni di euro
per il sostentamento dei clandestini, meriterebbe di essere rispedito a casa
seduta stante», la chiosa polemica.
http://www.ilgiorno.it/sesto/bresso-profughi-1.688697