venerdì 5 febbraio 2016

Colla e Ghilardi: “Basta balle sul quartiere Crocetta, chi di dovere si assuma le proprie responsabilità

“Non possiamo dire di essere sorpresi delle bugie del sindaco Trezzi, che descrive il quartiere Crocetta di Cinisello Balsamo come fosse una specie di ‘Berverly Hills’ in salsa nostrana, nascondendo sotto al tappeto i problemi, in barba alla realtà ma soprattutto al buonsenso.” Questo il commento di Jari Colla, vice capogruppo regionale e di Giacomo Ghilardi, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Cinisello Balsamo, circa le recenti affermazioni del sindaco Siria Trezzi.

“Il primo cittadino, nel suo intervento a Quinta Colonna, ha raccontato menzogne e preso in giro i suoi cittadini. In primo luogo è falsa la presenza dell'esercito, come non corrisponde al vero il presidio dei vigili di quartiere, in quanto a Cinisello questa figura è stata tolta. Se questo è il modo di far politica di Siria Trezzi, possiamo tranquillamente affermare che si è guadagnata l’appellativo di ‘sindaco Pinocchio’. I cittadini non meritano menzogne da chi li amministra ma soluzioni e proposte per cercare di vivere dignitosamente e in sicurezza nelle loro case.”
“Infine non possiamo non stupirci per il comportamento di un presunto educatore, il preside Luigi Leo, che in una lettera si accanisce contro la stampa locale, rea unicamente di aver fatto il suo dovere, ovvero informare gli abitanti di Cinisello della difficile situazione in cui versa quella zona. Ricordiamo inoltre al signor Leo che i cittadini da lui definiti ‘provenienti da fuori città’ sono in realtà tutti cinisellesi, esattamente gli stessi che lo hanno aiutato a pulire e a restituire dignità alla scuola che dirige, più volte vandalizzata nel giro di pochi giorni.”
“Purtroppo – chiosano gli esponenti del Carroccio – la verità è che il quartiere Crocetta è stato dimenticato dal Comune e versa in una situazione divenuta ormai insostenibile, causata da 70 anni di malgoverno e incuria. Chi ha creato questi problemi dovrebbe almeno avere la decenza di guardare in faccia i fatti, evitando, se possibile, di continuare a mettere la testa sotto la sabbia e assumendosi le proprie responsabilità.”