“Proporrò
al Consiglio regionale lombardo di istituire una Commissione antimafia
speculare a quella che c’è nel Parlamento italiano. In vista dell'Expo del 2015
e dell’investimento di tantissime risorse tutte le istituzioni devono essere
coinvolte. Per questa ragione ritengo utile che il Consiglio
lombardo costituisca una Commissione, che aiuti l’azione della Giunta nel
controllo sull’Expo del 2015 e non solo”.
Lo ha
detto, in occasione della celebrazione della “Giornata regionale dell’impegno
contro le mafie e in ricordo delle vittime”, il presidente della Regione
Lombardia Roberto Maroni, avanzando
tre proposte concrete: la nascita di una Commissione antimafia, la costituzione
del Comitato previsto dalla Legge di controllo degli appalti pubblici e, a breve
termine, l’adesione ad “Avviso pubblico”, l’associazione nata nel 1996 con l’intento
di creare una rete tra gli amministratori pubblici che concretamente
si impegnano a promuovere la cultura della legalità. Il messaggio politico e istituzionale
del presidente Maroni è stato chiaro e diretto: “Sulla lotta alla mafia non ci può
essere divisione tra maggioranza e opposizione, così come sui temi del lavoro”.
“La lotta
alla criminalità organizzata non può essere lasciata solo alle Forze
dell'ordine – ha aggiunto Maroni -. E’ una questione che ci riguarda tutti”.
In
Lombardia, terra ricca di attività produttive e che attrae grossi investimenti,
occorre il massimo impegno di tutte le istituzioni, “ciascuno per il suo
compito. La Regione Lombardia non può svolgere attività investigativa, che
spetta alle Forze dell’Ordine, ma può fare tanto”.
(Sim.Bo.)