Si fa presto
a dire 330 euro (o 300). Tanto costa (e costava) l'abbonamento annuale urbano
ai mezzi di trasporto pubblico della città. Il settimanale costa 11,30 euro e
il mensile 35 euro. Queste
tariffe, lo sappiamo, hanno subito un nuovo aumento, che entrerà in vigore da
domenica, e sono al centro di grandi proteste e discussioni, anche perché il
rincaro è stato deciso dal Comune quando molti utenti erano distratti da ferie
o vacanze. Ma, attenzione, questi 330 euro non sono che la punta dell'iceberg
di una grande spremitura che porterà il Comune, per rimpinguare i suoi bilanci
sempre più critici, a incassare decine di milioni dagli utenti del servizio,
siano essi residenti a Milano oppure no. L'abbonamento urbano è quel che
interessa chi si sposta dentro la città, me per tutti gli altri, milanesi in
senso lato, la realtà è ancor peggiore, e le cifre che le famiglie si
apprestano a spendere per muoversi nella «grande Milano» (a proposito, non si
va verso la città metropolitana?) sono da capogiro, in grado di mettere davvero
in difficoltà i bilanci - questa volta delle famiglie, che contano più di
quelli comunali.
L'abbonamento - dice Atm -
permette di viaggiare quanto e quando vuoi nell'arco temporale di validità
prescelto. Ne esistono di tre tipi. Oltre all'urbano, che abbiamo visto, anche
quello interurbano e cumulativo. L'interurbano vale per gli spostamenti da
Milano alle località dell'hinterland (e viceversa) servite dal Sistema
integrato di trasporti, oppure soltanto tra le varie località dell'hinterland.
Per intendersi, con l'interurbano si può andare sulla linea rossa da Loreto a
Sesto e tra Lotto e Rho Fieramilano; sulla verde tra Loreto e Gessate (o
Cologno Nord), tra Romolo e Assago Milanofiori Forum, e tra Abbiategrasso e
Assago Milanofiori Forum; sulla gialla infine tra Lodi e San Donato e tra Zara
e Comasina. Gli abbonamenti interurbani settimanali costano da 12,20 a 21,20
euro a seconda della località di provenienza. I mensili da 37,50 a 91,50 e gli
annuali 484 euro per tutti. C'è infine un'ultima possibilità: il cumulativo,
per gli spostamenti sia sulla rete urbana sia sulle linee interurbane di Atm e
delle altre aziende.
L'abbonamento cumulativo
settimanale va da 16,50 a 27 euro, il mensile da 54,50 a 93, l'annuale varia a
seconda della distanza: 496 euro per l'area piccola, 682,50 l'area media,
717,50 l'area grande, 772,50 l'area Plus 1. Per tradurre tutto questo in esempi
comprensibili prendiamo quattro capolinea del metrò e vediamo quanto costa per
i passeggeri servirsene per raggiungere Milano (e girare in città). Un
pendolare che fra due giorni vorrà mettere mano al portafogli per raggiungere
Milano da San Donato (dove c'è un parcheggio d'interscambio) spenderà 484 euro
di abbonamento (o 496 se vuole aggiungere gli spostamenti interni a Milano).
Stessa cifra a Sesto San Giovanni e Assago. Chi vorrà raggiungere il capoluogo
da Gessate (cioè 10 fermate oltre il limite urbano di Cascina Gobba) spenderà
682 euro l'anno (20,70 a settimana 78,50 al mese). Chi al metrò arriva con un
bus dall'area Plus 1 spenderà addirittura 772 euro.