«Abbiamo approvato una serie di delibere, che mettono a disposizione risorse importanti per la Lombardia». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Lombardia dopo la seduta della Giunta regionale. «Risultati alla mano», Maroni non solo rivendica il modello-Lombardia ma afferma che «attraverso una gestione oculata dei conti pubblici, una gestione che, se fosse estesa come metodo, come contenuti e come qualità della spesa a tutte le Regioni italiane non ci sarebbe bisogno di manovre finanziarie, aggiuntive o principali, perché lo Stato italiano potrebbe risparmiare oltre 80 miliardi di euro l'anno». Anche in questo, aggiunge Maroni «la Lombardia fa scuola e possiamo dire con orgoglio che siamo un esempio di buona spesa pubblica e pensiamo di poter aumentare ancora la quantità di risorse da destinare a queste finalità, perché il fatto che sia stato introdotto il principio dei costi standard nella riforma del Titolo V rappresenta un'ottima notizia per noi: ci consente di valorizzare la grande efficienza della Regione Lombardia nello spendere i soldi pubblici». Novità anche per la legge sul consumo del suolo, il cui varo è atteso per fine mese. A indicare la scadenza è stato proprio Maroni, durante la conferenza stampa del dopo giunta. «Spero che si possa arrivare all'approvazione definitiva nell'ultima seduta del Consiglio regionale, ma comunque entro la fine di luglio, si arriverà a un testo definitivo, che ribadirà i principi fondamentali della legge» e «certamente senza alcuna "vittoria dei palazzinari", come ha scritto qualche giornale», ha assicurato Maroni. Il Governatore, ha sottolineato che «i principi non cambiano, e poggiano sulla difesa del territorio, perché la Lombardia è la prima Regione agricola d'Italia».
Ieri mattina, infine, Maroni ha siglato protocollo di intesa con l'assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli e con il presidente della Commissione regionale dell'Abi, associazione bancaria italiana, Franco Ceruti. Il patto prevede sette milioni di euro per favorire l'acquisto della prima casa da parte delle categorie più svantaggiate. Giovani coppie, genitori single con uno o più figli minori a carico, gestanti sole, ma anche famiglie con almeno tre figli potranno contare su un contributo economico finalizzato all'abbattimento fino al 2 per cento del tasso di interesse del mutuo per i primi cinque anni di durata del finanziamento. "Questo protocollo - spiega Maroni - è un sostegno concreto per i giovani che decidono di acquistare la propria prima casa. Una misura veramente utile, che metteremo anche a disposizione delle altre Regioni».