“Il Corano ci unisce”. È il
titolo della manifestazione organizzata dalla Comunità islamica cinisellese che
rischia di dividere la politica locale.
Sabato 23 gennaio 2016 un gruppo di
otto “sapienti” e “dicitori”, intonerà con canti e litanie i versetti del
Corano nel corso di un“festival” religioso organizzato nella “moschea” di via
Frisia. E la protesta non è tardata ad arrivare: gli esponenti della Lega Nord
di Cinisello Balsamo hanno infatti riaperto un capitolo mai risolto, ossia
quello che riguardava l’esistenza di quel luogo di culto abusivo che i
musulmani di Cinisello Balsamo definiscono moschea, mentre invece gli
amministratori locali preferiscono chiamarlo centro culturale.
Siamo di fronte all’ennesimo
abuso. Bisogna ricordare che quel luogo di culto è stato realizzato in un
capannone industriale in violazione delle regole urbanistiche. Il sindaco
Trezzi sa bene di questo abuso e lei stessa si era impegnata ad intervenire per
ripristinare la regolarità degli spazi. Invece è venuta meno ad un suo impegno
dichiarato pubblicamente.
È quanto affermato dal
consigliere comunale leghista Giacomo Ghilardi che indica come primo problema
“Il rispetto delle regole” chiedendosi retoricamente perché ai cinisellesi
viene invece quasi tutto imposto con la forza e con le sanzioni, enfatizzando
al contempo un problema di tipo discriminatorio nei confronti degli italiani.