mercoledì 26 dicembre 2012

Senza vergogna: Ue ha regalato a banche 13% del Pil

Briciole all'economia reale - e i risultati si vedono, visto la recessione che sta colpendo l'Europa e la disoccupazione che dilaga -; e tanti soldoni invece a loro, i banchieri, i privilegiati del sistema Europa. Grazie Europa, grazie Draghi. Arrivano i numeri degli aiuti di questi ultimi tre anni, dall'ottobre del 2008 al dicembre del 2011, che fanno accapponare la pelle e spiegano da soli, senza nessun commento, tutta la rabbia dei cittadini. In questi anni i finanziamenti alle banche sono ammontati a 1.600 miliardi, ovvero al 13% del Pil dell'Unione Europea, stando ai numeri della Commissione europea. La fetta più grande degli aiuti è andata ai sistemi bancari di tre paesi, che insieme hanno divorato "quasi il 60% delle risorse complessive: Regno Unito (19%), Irlanda (16%) e Germania (16%)", scrive la Commissione Ue. Sul totale degli aiuti pubblici, 1.100 miliardi (9,3% del Pil della Ue) sono stati forniti per garantire la liquidità, 442 miliardi (3,5% del Pil della Ue) per migliorare la solvibilità degli istituti di credito.
Circa il 67% del totale degli aiuti è rappresentato da garanzie statali per consentire agli istituti di credito di raccogliere denaro sui mercati dei capitali non garantiti (bond, repo, interbancario). In questo contesto, di per sè dominato dallo strapotere delle lobby, sono invece scesi i finanziamenti all'economia reale, appena 4,8 miliardi nel 2011, un calo del 50% rispetto al 2010. Un declino provocato "sia da un calo della domanda da parte delle imprese e sia dai vincoli di bilancio pubblico che gravano sugli stati dell'Unione".
 
da: "WallStreetItalia.com del 21.12.2012"